Le strategie di Claind contro gli effetti  della crisi energetica - background
Focus 04/05/2023

Le strategie di Claind contro gli effetti della crisi energetica

L’azienda comasca punta sull’efficienza e sull’approccio “Make To Stock”

Oggi sempre più le imprese italiane stanno abbracciando nuovi modelli e paradigmi di produzione e fornitura in un'ottica che consideri la sostenibilità e l’abbattimento dei costi. D’altra parte usciamo da un periodo in cui si è reso necessario  ottimizzare tempi e superare quelle criticità conseguenti ad una crisi energetica e della scarsità delle materie prime che ha colpito gran parte dei Paesi nel 2021.

La conseguenza sull’attuale andamento del mercato dei gas liquefatti parla chiaro in questo senso. Lo scorso anno, infatti, abbiamo assistito ad un incremento incontrollato dei costi che hanno raggiunto dei picchi esponenziali mai saliti così velocemente in periodi di crisi economiche.

Costi, tra l’altro, che non hanno subito successivamente delle riduzioni naturali a differenza dei costi dell’energia elettrica che, grazie all’intervento dello Stato e alle politiche economiche, hanno dato vita a un circolo virtuoso che ha calmierato i costi. Sono tante le aziende che proprio in un’ottica di politica green hanno intrapreso una transizione energetica sostenibile per avere il minor impatto sull’ambiente a vantaggio di un’economia più sopportabile.

Proprio in quest’ottica Claind impiega molte delle sue energie per favorire un impatto nettamente inferiore sui costi, a vantaggio di una politica sostenibile. I generatori di azoto dell’azienda comasca sono uno dei risultati più performanti e convenienti oggi sul mercato

Infatti è ormai fuori dubbio che il costo dell’azoto autoprodotto ricade esclusivamente sul mero costo energetico che trascina con sè un azzeramento dell’impatto ambientale e il risultato finale in termini di purezza del gas che non ha eguali.

Ma non solo. Proprio in quest’ottica Claind punta molto per migliorare ulteriormente l’efficienza di generazione dei gas, proprio per ridurre i running cost e supportare ulteriormente i clienti con consulenze mirate al fine di dimensionare gli impianti attraverso investimenti sempre più convenienti.

Insomma ottenere la massima resa con la minima spesa.

La recente crisi, tuttavia, porta con sé anche delle opportunità proprio per aver dato maggiore consapevolezza sulle modalità di approvvigionamento al fine di stabilizzare i costi. La strategia del "Make To Stock" è un’altra modalità che Claind sta percorrendo  per ridurre i tempi di consegna e i ritardi spesso accumulati a causa della irreperibilità delle materie prime.

In quest’ottica Claind intende promuovere l’autoproduzione dei gas con l’obiettivo di mantenere la stabilità dei costi per l’utente finale, la riduzione degli sprechi dovuti a perdite per evaporazione e all'uso indiscriminato di bombole le cui drammatiche conseguenze per l'ambiente e per l'economia sono evidenti.

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