Scopri la piattaforma IoT Claind4You da cui è possibile gestire e controllare in piena autonomia i propri generatori Claind.
Oggi l’autoproduzione di azoto è una scelta quasi obbligata per contenere i costi senza rinunciare ad una massima qualità. Non a caso, grazie a continui lavori di ricerca e sviluppo, i prodotti Claind rimangono la valida alternativa per questo scopo, considerando che sono in grado di fornire azoto fino ad una purezza elevata in modo veloce, pulito, rispettoso per l’ambiente e con un rendimento energetico nettamente superiore a qualsiasi altro processo.
Claind, grazie all'alta gamma di soluzioni che vanno dalla serie N2 FLO, passando ai N2 PICO, N2 MAXI fino alla nuova serie DOMINUS NL, i cui modelli si differenziano tra loro in base alla portata, si rivolge a tutte le applicazioni che necessitano azoto proponendo soluzioni impiantistiche di semplice utilizzo, ma decisamente efficaci, specie per i risultati immediati ottenuti. Il tutto nel rispetto delle diverse normative europee relative alla qualità all’azoto generato.
Se consideriamo ad esempio il processo vinicolo, l’aria provoca fenomeni di ossidazione che possono danneggiare la bevanda, modificandone le caratteristiche organolettiche e riducendone di conseguenza il tempo di conservazione. Per questo motivo i processi di lavorazione e di conservazione vengono eseguiti con gas inerti come l’azoto e l’anidride carbonica o una miscela combinata dei due.
Altri esempi sono i processi di packaging alimentare, di saldatura elettronica, di stampa 3D, di stoccaggio di prodotti chimici e petrolchimici, di taglio laser e molti altri. Nello specifico i generatori vengono utilizzati in tutte le applicazioni in cui l’azoto viene utilizzato al fine di evitare l’ossidazione o prevenire la formazione di incendi o esplosioni
Per i clienti i benefici sono maggiormente conosciuti e sono molteplici, dal rendersi indipendenti dalla fornitura di gas, al ridurre i costi produttivi, ai problemi logistici e di sicurezza, all’avere azoto in qualunque momento sia necessario ed altri.
L'esperienza prodotta da centinaia di installazioni ha dato vita ad una vera e propria ricerca il cui risultato è inequivocabile: l’azoto prodotto con in media 6-12 centesimi di euro al metro cubo risulta essere decisamente più economico rispetto ai costi dell’approvvigionamento, ovvero minimo 30 centesimi di euro al metro cubo.
Ma i vantaggi dell’autoproduzione non finiscono qui. Molte società già oggi associano i nostri generatori ai propri prodotti al fine di dare un valore aggiunto ed un prezioso servizio ai propri clienti. Per esempio i compressoristi propongono i nostri generatori assieme alla propria stazione aria compressa, oppure diverse società che producono macchine per il packaging in atmosfera modificata propongono la soluzione chiavi in mano integrando i nostri generatori nel loro processo che, tra l’altro, rispecchiano perfettamente le caratteristiche e le conseguenze legate alla sostenibilità ambientale.Ma c’è dell’altro. I nostri prodotti possono benissimo essere integrati con altre forniture attraverso soluzioni “taylor made” a garanzia di un’assistenza e di una manutenzione personalizzata e specifica a seconda delle esigenze. Una soluzione indubbiamente vantaggiosa per i compressoristi, i saldatori e per tutti i professionisti della catena del packaging che, integrando i nostri prodotti ai loro, aumenterebbero notevolmente il valore aggiunto del bene, soprattutto in termini d’innovazione tecnologica, offrendo un servizio a tutto tondo a beneficio del cliente finale.
Non meno importante è il servizio di controllo da remoto dei generatori Claind tramite la piattaforma Claind4You. I vantaggi offerti sono notevoli, permettendo al cliente di poter visualizzare ovunque, tramite il portale web o sull’app, lo stato di funzionamento e le variabili di processo del generatore, visualizzare ed estrarre dati storici, ricevere via mail notifiche e molto altro.
Inoltre è in linea con l’approccio relativo alla servitizzazione del cliente, sempre più importante e attuale, consentendo la personalizzazione dei servizi di assistenza, l’ottimizzazione degli interventi manutentivi ordinari in funzione dell’effettivo utilizzo e dando all’operatore di after sale negli interventi straordinari, la possibilità di effettuare una prima diagnosi da remoto accedendo al portale, velocizzando di conseguenza le tempistiche risolutive. I dati vengono infine archiviati sistematicamente in cloud in modo da poter compiere verifiche cronologiche affrontando e risolvendo nel tempo eventuali criticità nei processi di produzione.
D’altra parte l’IOT (Internet of Things) di Claind rappresenta appieno l’innovazione dei processi industriali che la quarta rivoluzione industriale porta con sè.
Ma non è tutto. Infatti i generatori Claind possono essere collegati anche tramite protocollo Modbus ai sistemi di gestione della produzione (Plc/Scada) del cliente stesso in modo da poter avere un’indicazione oggettiva in tempo reale dei processi in corso e delle relative funzioni. Un fattore determinante che offre il pieno controllo ed integrazione delle operazioni, generando un risparmio considerevole di tempo e denaro.
La cosiddetta Industria 4.0, oggi coniata come Transizione 4.0, definisce proprio la trasmissione, la gestione e il controllo dei dati. Come avviene con i generatori Claind, i quali trasmettono in tempo reale gli input provenienti dai diversi sensori per essere rielaborati, ricevendo quindi in risposta istruzioni e comandi da eseguire. Ma vi è altro.
In base a quanto sopra i generatori Claind rientrano perfettamente nei beni strumentali 4.0, i cui requisiti abilitano le aziende non solo ad accedere ai benefici del credito d’imposta, bensì ad evolversi in un processo innovativo dai vantaggi evidenti sia in termini economici che sostenibili. Una condizione sine qua non sempre più richiesta nel mercato nazionale ed internazionale che aumenta inequivocabilmente il virtuosismo e il valore di un’impresa.